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20/01/20 - Quali e quanti sono i tipi di evento? Una classificazione per approcciarti all'event ma

L’organizzazione di un evento rappresenta un processo complesso, che può articolarsi in maniera diversa a seconda del tipo di occasione che si è chiamati a realizzare.
Infatti, esistono tantissimi tipi differenti di eventi, che possono spaziare dal piccolo workshop alla grande manifestazione fieristica.


Una prima grande distinzione che è possibile fare, per chiarire fin da subito le idee, è tra eventi aziendali, culturali e artistici, sportivi e religiosi. Hanno tutti funzioni diverse e – ne consegue – modalità organizzative differenti.


Partendo dagli eventi aziendali, il loro ruolo sta acquisendo col tempo un’importanza sempre maggiore. Rinforzare la brand identity, incrementare la sinergia tra i dipendenti, comunicare i valori dell’azienda: sono gli obiettivi che un evento aziendale si pone di raggiungere e, per questo motivo, il suo svolgimento rappresenta un momento cruciale e spesso un investimento notevole per il brand, sia in termini economici sia di immagine.
Il ruolo dell’organizzatore è, dunque, fondamentale: a lui spetta la selezione della location, la scelta riguardo al tipo di intrattenimento da adottare, il menù e il catering al quale appoggiarsi, il tipo di comunicazione più adatto per parlarne.


Gli eventi culturali e artistici sono, ad esempio, i concerti, le kermesse, le fiere enogastronomiche o gli spettacoli teatrali: in questo caso l’organizzatore deve avere competenze inerenti a questi settori e conoscere le normative che coinvolgono il territorio e gli spazi all’aperto, dove spesso questo tipo di ricorrenze si svolgono.


Abbiamo poi gli eventi sportivi, come Campionati Mondiali, Olimpiadi, ma anche tornei. Anche in questo caso, la progettazione spesso coinvolge numeri davvero elevati di partecipanti e l’evento stesso può avere risonanza nazionale o – addirittura – internazionale.


Infine, tra gli eventi religiosi è possibile annoverare i Giubilei, le Giornate Mondiali della Gioventù, ma anche le processioni o i congressi ed incontri promossi dalle varie Confessioni religiose. Le responsabilità e i compiti che l’organizzatore deve gestire, anche in questo caso, sono plurimi e riguardano spesso quantitativi di partecipanti molto elevati, oltre che possono comportare anche il loro spostamento tra location.


Sebbene tutti gli eventi siano unici – o almeno ambiscono ad esserlo e a rappresentare un unicum nella memoria dei partecipanti – è possibile provare ad effettuarne un classificazione ancor più specifica, tenendo del target di riferimento e delle funzioni specifiche degli stessi.

Il convegno, ad esempio, è un incontro organizzato per condividere e diffondere con i partecipanti i risultati di un progetto, di una ricerca, ed è organizzato con modalità volte a favorire il dibattito tra i partecipanti. Al suo interno possono essere anche realizzati workshop e session.


La peculiarità del congresso è, invece, il suo andamento periodico, generalmente ha cadenza annuale o pluriannuale e coinvolge specialisti di un determinato settore per creare scambi di opinioni o pareri tra loro.


La convention, invece, rappresenta un evento promosso dai vertici di un’azienda o ente pubblico, con la finalità di illustrare obiettivi interni o esterni e, anche in questo caso, la periodicità di svolgimento è di solito annuale.


La tavola rotonda è un tipo di evento che ha origini molto antiche, essendo ispirato allo storico modo di svolgere le riunioni di re Artù. Rappresenta un incontro riservato ad un numero ristretto di partecipanti, massimo una decina, coordinati da una personalità super partes. Solitamente sono previsti alcuni interventi da parti dei discussants e un sessione di question finalizzata alla partecipazione del pubblico.


Il seminario e il simposio sono eventi analoghi, legati all’approfondimento di temi specifici, e sono guidati da formatori/relatori.


Ciò che distingue il workshop da questi ultimi due è sicuramente il suo taglio più operativo. Coinvolge circa 25/30 persone alla volta e porta i partecipanti a “mettere le mani in pasta” e affrontare uno specifico tema, con i problemi ad esso connessi.


Ciò che distingue, invece, il roadshow è la sua natura itinerante, che lo porta a spostarsi di location in location, per presentare case study e risultati di progetti.


Tornando sul classico, la conferenza stampa rappresenta per antonomasia l’evento di presentazione alla stampa di notizie di rilievo e di incontro con personalità del settore. L’organizzazione di una conferenza stampa è piuttosto complessa e prevede diverse fasi, anche post-evento.


Passando ad un classico evento mondano e di socializzazione, il cocktail o il gran gala viene organizzato a livello privato o con caratura pubblica, per celebrare anniversari, ricorrenze o occasioni particolari in genere.


Sempre scelto e pensato dalle aziende, il team building è il tipo di evento più scelto per educare, motivare ed incentivare il target dei partecipanti individuato.

Infine, nella nostra carrelata odierna, abbiamo l’evento di lancio di prodotto/servizio che, intuitivamente, viene organizzato con l’obiettivo di presentare un nuovo prodotto lanciato sul mercato o un innovativo servizio erogato.


Insomma, la varietà di possibilità è davvero ampia: per questo motivo è necessario saper individuare quali tipo di evento faccia al caso tuo, tenendo conto del target di riferimento, degli obiettivi e del budget a disposizione.


Thanks to 
Larem e Team Management